ARCHIVIO STORICO

IL RIASSETTO DELL’ARCHIVIO COMUNALE: L’IMPORTANZA DI MANTENERE LA MEMORIA DELLA COMUNITA’

 

Il Comune di Travagliato in collaborazione con la Soprintendenza archivistica della Lombardia, ha intrapreso le prime opere necessarie per la riorganizzazione dell’archivio comunale, in quanto bene culturale e demaniale. Da un punto di vista normativo l’intervento è stato avviato per rispondere a quanto sancito dal Codice dei beni culturali (Dlgs 42/2004), ovvero all’obbligo da parte degli enti pubblici di conservare correttamente e in buon ordine il proprio archivio fin dal momento della sua formazione affinché lo stesso possa divenire strumento di cultura.

L’archivio comunale rappresenta una risorsa culturale senza la quale l’identità della comunità uscirebbe svilita e appannata. La decisione è stata maturata nella consapevolezza che l’investimento nel mantenimento della memoria della comunità sia un atto dovuto ai cittadini.

L’archivio al momento dell’avvio dell’intervento si trovava in un precario stato di conservazione e di disordine. Il primo investimento è stato dedicato alla ristrutturazione di un nuovo locale adibito a deposito, necessario per poter accogliere i documenti degli ultimi decenni, una mole documentaria considerevole proporzionata allo sviluppo del Comune di Travagliato.

Diverse risorse sono state impegnate nel recupero della documentazione sistemata in modo caotico nell’archivio e in parte ancora dislocata presso gli uffici. In particolare si evidenziano alcuni dei passaggi per giungere al completo riassetto dell’archivio:

  • - l’analisi della situazione esistente,

  • - il censimento dell’intero patrimonio documentario,

  • - la selezione degli atti privi di valore amministrativo e culturale che ha permesso di effettuare il primo “scarto ufficiale” autorizzato dall’organo ministeriale competente in materia,

  • - la riorganizzazione logica e cronologica dei faldoni e registri che costituiscono l’archivio.

I lavori si sono conclusi con la redazione del Progetto di riordino e inventariazione dell’archivio del Comune di Travagliato dalle origini al 1995 e degli archivi ad esso aggregati; tale documento definisce il piano di lavoro che interesserà i prossimi anni.

Il primo stralcio del progetto, avviato nel 2007, prevede il riordino delle pratiche e fascicoli posteriori al 1970, ossia dell’archivio chiamato “di deposito”. Le cifre parlano chiaro: almeno 3500 buste a cui si aggiungono i registri, anch’essi oggetto di un piano di riordino. L’intervento è reso possibile anche grazie alla collaborazione dei dipendenti comunali, fonte di informazioni necessarie per realizzare al meglio l’intervento nel rispetto delle esigenze operative di ciascun ufficio.

La documentazione di data recente non presenta il fascino dei documenti antichi, tuttavia è altrettanto importante. In primo luogo perché con il passare del tempo diventerà documentazione storica alla pari di quella degli anni precedenti, inoltre essa rappresenta un servizio vero e proprio per gli uffici. All’archivio di deposito i diversi dipendenti comunali ricorrono per elaborare pratiche e per recuperare informazioni e notizie nel corso dell’ordinaria attività amministrativa.

Il progetto prevede quindi il riordino della documentazione otto-novecentesca, ossia dell’archivio storico, e la redazione di un inventario dettagliato descrittivo dei diversi contenuti, che ne consentirà la consultazione e ne agevolerà la lettura. Sarà un lavoro di paziente recupero e di analisi delle carte finalizzato a rendere l’archivio storico uno strumento di conoscenza, oggetto di indagine e di promozione culturale.

L’intervento di riordino dell’archivio comunale di Travagliato si colloca perfettamente in armonia anche con la recente normativa in materia di documentazione corrente, protocollo informatico e gestione dei flussi documentali (Dpr 445/2000) e suoi successivi aggiornamenti fino al Codice dell’amministrazione digitale, che dettano le regole per una corretta creazione, gestione e conservazione dei documenti sia cartacei che digitali.

Il progetto di riordino e inventariazione dell’archivio rappresenta un omaggio alla tradizione. E’ ancora vivo il fascino trasmesso da un fascicolo che ci spinge a sfogliare documento dopo documento.

Da un lato si vuole agevolare la consultazione dei documenti oggetto di ricerca ed analisi e dall’altro si riconosce nell’archivio il luogo di raccolta delle nostre memorie.

Non dimenticare il passato significa ricordare il percorso che ci ha portato ad essere oggi non tralasciando tra l'altro l'antico adagio che diceva “Serva ordinem et ordo servabit te”.

  

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Ultima modifica: Gio, 28/01/2016 - 14:29